Linee di mandato quadriennale del consiglio di indirizzo e vigilanza di INAIL. Margini di miglioramento possibili.
Il consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail ha presentato il 14 aprile 2023 le linee di mandato per il quadriennio 2022- 2026. Alla presenza del presidente Franco Bettoni e del direttore Andrea Tardiola il presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza Guglielmo Loy ha illustrato il quadro di riferimento a cui la propria azione dovrà ispirarsi nei prossimi anni con occhi rivolti al mondo del lavoro in ordine agli impegni di tutela e prevenzione per migliorarne la qualità e l’organizzazione. Grande rilevanza e’ stata da tutti affidata alla formazione come driver di innovazione per la vita delle persone e delle imprese. Ogni innovazione va gestita con l’intento di abbattere i rischi infortunistici, migliorare la salute e la sicurezza e contrastare con il massimo impegno il triste fenomeno delle morti sul lavoro. Rispondere alla missione istituzionale dell’ente significa anche confrontarsi con vincoli e regole che nel rispetto della missione istituzionale andrebbero resi più aderenti alla realtà che il nostro tempo attraversa. Attraverso una maggiore autonomia, un mandato più flessibile e la dovuta gradualità l’ azione dell’ente dovrebbe contenere i fenomeni di avanzo di bilancio e migliorare la capacità di spesa per centrare le finalità istituzionali e fare fronte a quelle che accompagnano i tempi nuovi. Gli avanzi di spesa nei casi di enti come Inail non rappresentano certo una virtù ma piuttosto un problema. I risparmi infatti hanno, in questo caso, il limite di non impattare sulla vita delle persone e delle imprese. Le buone pratiche di partneriato fin qui esplorate rappresentano un investimento positivo in termini di salute e sicurezza come gli accordi sindacali innovativi che consentono, come ad esempio nell’edilizia di formare un grande numero di lavoratori. Anche il ruolo dell’associazionismo va valorizzato e riconosciuto come d’altronde gli auspicabili parternariati istituzionali. In caso della costruzione di nuove scuole ad esempio si potrebbe prevedere la presenza di un’aula dedicata alla prevenzione. Ciò può certamente contribuire a rafforzare la cultura della sicurezza nei giovani partendo da percorsi dedicati fin dalla prima scuola. Nonostante tutti gli sforzi messi in campo la realtà, aggiungiamo noi di ENFAP Italia, é che di sicurezza non si parla mai abbastanza e più fatica ancora si fa per sviluppare una specifica cultura. Nonostante le rivendicazioni avanzate dalla UIL, dalle organizzazioni sindacali, finanche dall’Unione Europea le morti sul lavoro sfiorano la cifra di 1200 l’anno mentre le misure di contrasto adottate sono pressoché nulle. E se un tassello si è aggiunto, lo ha comunicato il sottosegretario al lavoro e alla previdenza Durigon, riguarda l’istituzione di due commissioni parlamentari una alla Camera e una al Senato, che certo sono importanti, ma come si dice pongono le soluzioni ancora alla fase “del caro amico”. Risposte più immediate e più incisive sarebbero certo gradite anche per le attività dell’ Istituto Nazionale per l’assicurazione e gli infortuni sul lavoro, che certamente svolge un ruolo importantissimo, ma che più potrebbe fare se si intervenisse in modo più incisivo sulle problematiche e sulle prospettive rappresentate. All’incontro hanno partecipato i vertici di ENFAP ITALIA insieme ad una folta delegazione UIL, proveniente da svariate aree territoriali.